Operiamo in CINQUE SETTORI DI INTERVENTO, per cercare di fare fronte ai bisogni delle persone più fragili della società, adulti, adolescenti e giovani: persone dipendenti da sostanze, prive di casa o lavoro, in fuga dal proprio paese… L’obiettivo è dare a queste persone gli strumenti per conquistare una propria autonomia e inserirsi con dignità nella comunità in cui vivono.
Nei i servizi in cui opera il CEIS Genova, oltre al personale professionale richiesto dalle istituzioni invianti, i VOLONTARI svolgono da sempre un servizio insostituibile affiancando i gli operatori in tutte le attività. Alcuni sono inseriti nel settore riabilitativo, dove possono operare fianco a fianco con le famiglie dei ragazzi in programma come “facilitatori” nei gruppi di sostegno familiare, oppure svolgono servizio a stretto contatto con i ragazzi in programma, aiutandoli nelle loro attività ricreative legate al tempo libero o nei piccoli lavori quotidiani. Alcuni volontari seguono i ragazzi nel recupero scolastico, altri si trovano meglio in cucina, altri ancora si occupano di accompagnarli quando devono uscire dalla struttura per qualche visita medica, oppure trascorrono qualche serata in Comunità per tener loro compagnia e per essere il riferimento in caso di necessità e bisogni vari. Per quanto riguarda i settori non a diretto contatto con i ragazzi impegnati nel loro percorso di recupero, alcuni volontari prestano servizio presso il centralino, primo contatto del pubblico con la realtà del Centro di Solidarietà di Genova ; altri ancora si trovano più a loro agio negli uffici amministrativi. I volontari sono supportati e coordinati dalla Segreteria Volontari , che si occupa della loro formazione e dell’inserimento nei settori che a loro sono più congeniali, così incrociando le necessità del Centro di Solidarietà di Genova con le aspirazioni personali del singolo volontario.
TERAPEUTICO
Il Settore terapeutico non si limita alla presa in carico delle persone con problemi di abuso da sostanze, alcol e altre dipendenze, ma si articola in una serie di azioni mirate: la Comunità Terapeutica, la riabilitazione e il reinserimento sociale, la prevenzione. Nel corso degli anni alla prima Comunità Terapeutica si sono aggiunte altre comunità con specifiche finalità e servizi di supporto. Rientrano in questo settore le comunità terapeutiche per persone con problemi di dipendenza da sostanze, alcool o giocatori d’azzardo patologici, gli alloggi assistiti per il reinserimento sociale, il sostegno offerto alle famiglie, le attività di assistenza domiciliare a persone fragili anziane o con difficoltà psichiatrica.
GAP – Gioco d’Azzardo Patologico
Da alcuni anni il CEIS Genova ha avviato interventi di tipo terapeutico e preventivo nell’ambito del contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP), un bisogno che è in aumento costante, sintomo di una crisi sociale che si sta aggravando.
In questo ambito da ottobre 2019 è diventato operativo in Liguria il Progetto Game Over – l’azzardo divora, che ci vede in prima linea, grazie all’importante finanziamento triennale che il Ministero della Salute ha destinato agli interventi in questo ambito (50 milioni di euro in totale di cui circa 1.300.000 euro per la Regione Liguria).
L’obiettivo è incidere sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico attraverso interventi coordinati che fanno capo a una rete tra enti pubblici e del privato sociale accreditato, per far emergere il fenomeno, informare sui rischi correlati e fornire risposte integrate ed efficaci in servizi specifici.
Il progetto coinvolge, oltre alla nostra Cooperativa Sociale Centro di Solidarietà di Genova: Regione Liguria, ALISA e ASL3
Game over è diviso in 18 progetti che afferiscono a 3 aree progettuali, noi siamo coinvolti in 8 progetti:
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4 progetti del settore terapeutico e formativo
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2 progetti di prevenzione, rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (che abbiamo inserito nella sezione del Bilancio Sociale dedicato alla prevenzione verso i minori)
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2 progetti di ricerca, informazione e sensibilizzazione del territorio, 1 rivolto ai detenuti delle carceri di Marassi e Pontedecimo e 1 al territorio, tramite il coinvolgimento di 7 enti e istituzioni (che abbiamo inserito nella sezione del Bilancio Sociale dedicata alla prevenzione verso gli adulti).
Nello specifico, i progetti dell’area terapeutica mirano a offrire occasione di ascolto a chiunque ne abbia necessità, tramite il primo contatto degli sportelli, e a prendere in carico in percorsi ambulatoriali o percorsi più mirati e intensivi, le persone che manifestino un maggiore bisogno di sostegno e accompagnamento. Un aspetto integrante di tutta l’area terapeutica è offrire sostegno alle famiglie: oltre agli incontri unifamiliari di cui abbiamo parlato sopra, proponiamo GRUPPI DI AUTO-AIUTO, che offrono un sostegno e l’occasione ai genitori di fare un lavoro su di sé, in condivisione con altre famiglie in situazione simile alla loro. Nel 2020 abbiamo lavorato tramite l’utilizzo della piattaforma Zoom a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid 19.
4 progetti del settore terapeutico e formativo
2 progetti di prevenzione, rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (che abbiamo inserito nella sezione del Bilancio Sociale dedicato alla prevenzione verso i minori)
2 progetti di ricerca, informazione e sensibilizzazione del territorio, 1 rivolto ai detenuti delle carceri di Marassi e Pontedecimo e 1 al territorio, tramite il coinvolgimento di 7 enti e istituzioni (che abbiamo inserito nella sezione del Bilancio Sociale dedicata alla prevenzione verso gli adulti).
Comunità per Adulti
Comunità Terapeutica
La comunità di Trasta è una Comunità terapeutica riabilitativa residenziale per persone che si trovano in condizioni di dipendenza, uomini e donne maggiorenni. Le prestazioni sono terapeutiche, psicologiche e psicopedagogiche per il recupero e il reinserimento sociale da situazioni di dipendenza. La struttura è uno spazio sociale protetto, nel quale le persone possono raggiungere obiettivi successivi, con il contributo e il sostegno di operatori e specialisti. Il percorso è articolato in tre fasi:
• accoglienza (in media 1-3 mesi)
• comunità (in media 12 mesi)
• reinserimento (4-6 mesi)
Il programma di recupero è personalizzato e prevede un lavoro di motivazione al cambiamento, di assunzione di responsabilità costruttiva che includono anche percorsi di formazione professionale e recupero degli anni scolastici perduti. La persona è seguita dal punto di vista medico-sanitario e legale. L’iter riabilitativo è concordato con il Ser.D. di appartenenza, con il quale si effettuano periodiche visite di valutazione e aggiornamento. La struttura collabora con tutti gli attori del territorio coinvolti: Dipartimenti per le Dipendenze, Aziende Ospedaliere, Prefetture, Enti Locali, Ministero della Giustizia, Centri per l’impiego, gruppi alcolisti o narcotici anonimi, Cooperative sociali di tipo B.
• accoglienza (in media 1-3 mesi)
• comunità (in media 12 mesi)
• reinserimento (4-6 mesi)
Il programma di recupero è personalizzato e prevede un lavoro di motivazione al cambiamento, di assunzione di responsabilità costruttiva che includono anche percorsi di formazione professionale e recupero degli anni scolastici perduti. La persona è seguita dal punto di vista medico-sanitario e legale. L’iter riabilitativo è concordato con il Ser.D. di appartenenza, con il quale si effettuano periodiche visite di valutazione e aggiornamento. La struttura collabora con tutti gli attori del territorio coinvolti: Dipartimenti per le Dipendenze, Aziende Ospedaliere, Prefetture, Enti Locali, Ministero della Giustizia, Centri per l’impiego, gruppi alcolisti o narcotici anonimi, Cooperative sociali di tipo B.
Pronta Accoglienza
Questo progetto nasce dal bisogno espresso dall’utenza e dall’esigenza comune del Ser.D e del CEIS Genova, di ridurre i tempi di attesa di inserimento e quella di gestire un intervento di riduzione del danno per quelle persone che non intendono accedere a servizi residenziali.
Il servizio è finalizzato a trovare uno spazio per definire eventuali motivazioni ad intraprendere percorsi riabilitativi diversificati per la disintossicazione leggera, propedeutica a successivi percorsi.
Il servizio è finalizzato a trovare uno spazio per definire eventuali motivazioni ad intraprendere percorsi riabilitativi diversificati per la disintossicazione leggera, propedeutica a successivi percorsi.
Alloggi Assistiti
Gli ALLOGGI ASSISTITI rappresentano un’offerta aggiuntiva nella rete dei servizi sociosanitari territoriali: i concetti di riabilitazione, reinserimento sociale/ lavorativo e di “recovery” (recupero globale della persona) sono infatti punti fondamentali dell’intervento sulle dipendenze. Gli alloggi sono quindi destinati a persone con precarie condizioni abitative e senza adeguato supporto assistenziale o familiare in uscita dalle comunità terapeutiche o inviate dal Ser.D., che potranno abitarvi al massimo per 6 mesi (rinnovabili per altri 6), contando sull’accompagnamento di operatori. Gli ospiti degli alloggi devono avere un reddito personale, che il servizio integra sostenendo i costi delle utenze e con un contributo per il vitto.
Castore e Polluce
Comunità dedicata alla cura e riabilitazione per persone che manifestano dipendenza da sostanze psico-attive e problematiche psichiatriche correlate, nota come doppia diagnosi. La comunità rappresenta un’integrazione di servizio e di processo che contempla sia il trattamento sanitario che quello sociale riabilitativo. Al servizio si affianca un’idonea assistenza e supporto alla famiglia nell’affrontare il percorso del paziente, rendendola parte attiva del processo e nello stesso tempo formandola per la gestione del successivo rapporto con il famigliare.
La Tartaruga
La Comunità Alloggio TARTARUGA, dedicata a persone con dipendenze e AIDS e patologie correlate in fase conclamata non acuta, bisognose di assistenza sanitaria non ospedaliera, ha l’obiettivo principale di far prendere consapevolezza del proprio stato di salute alle
persone inserite e stimolarle all’assunzione regolare della terapia farmacologia, insieme ad un corretto stile di vita e ad un’adeguata pianificazione dei controlli periodici. Quando è possibile si attivano anche percorsi di volontariato o borse lavoro o lavori protetti. È proseguito il confronto avviato nel 2020 con ALISA affinché venga recepito a livello regionale l’approccio valido a livello nazionale e sia
possibile l’invio alla nostra comunità anche di persone sieropositive ma senza HIV conclamato.
persone inserite e stimolarle all’assunzione regolare della terapia farmacologia, insieme ad un corretto stile di vita e ad un’adeguata pianificazione dei controlli periodici. Quando è possibile si attivano anche percorsi di volontariato o borse lavoro o lavori protetti. È proseguito il confronto avviato nel 2020 con ALISA affinché venga recepito a livello regionale l’approccio valido a livello nazionale e sia
possibile l’invio alla nostra comunità anche di persone sieropositive ma senza HIV conclamato.
Comunità per Minori
La Finestra sul Porto
Comunità Terapeutica Riabilitativa residenziale per minori e adolescenti dai 14 ai 18 di età (solo in casi particolari sotto i 14 anni), con esordi di malattia o disturbi psichiatrici in fase clinica attiva. Attraverso prestazioni diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e socio riabilitative si cerca di avviare programmi di recupero e contenimento delle patologie. Le funzioni di accoglienza, reinserimento sociale, scolastico/formativo e occupazionale, sono espletate attraverso un progetto personalizzato concordato con il servizio inviante e una periodica valutazione dell’ospite.
Il Timone
La Comunità “Il Timone” è una comunità terapeutica riabilitativa residenziale per minori e adolescenti adulti con problemi di dipendenza da sostanze e alcol: si trova al 3° piano della Villa Borsotto – Ayroli – Franzone ora delle Suore Gianelline, in Salita Nuova N. S. del Monte 3/A, Genova; La struttura ospita minori e adolescenti di genere maschile e femminile, di età compresa fra i 16 ed i 21 anni al momento dell’ingresso, segnalati dal Sert, con diagnosi di abuso o dipendenza da sostanze o a rischio di sviluppare dipendenza patologica senza i criteri di grave comorbilità psicopatologica. Il Timone è un progetto sperimentale ideato dalla collaborazione tra i servizi di dipendenza della Liguria e Alisa.
My Space
Il centro per adolescenti MySpace, gestito in ATS da Ceis Genova, Maris, Comunità San Benedetto al Porto e Afet Aquilone, è un progetto del Ser.D per i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 24 anni a rischio di dipendenza patologica. My Space si caratterizza per la flessibilità di intervento e la mobilità sul territorio. I progetti sviluppati con e per gli adolescenti hanno l’obiettivo di sostenere le potenzialità e mettere in atto le risorse proprie dell’utente, in modo da interrompere i comportamenti a rischio e sintomatici di altri problemi. Il percorso intrapreso con i ragazzi ha obiettivi a medio termine per rendere il più possibile concreto l’intervento e rendere visibili le proprie risorse all’utente. Il progetto educativo è, inoltre, condiviso con il servizio segnalante e la famiglia. Laddove necessita si attiva anche il sostegno alla genitorialità e il sostegno psicologico ai ragazzi.
ACCOGLIENZA
Accoglienza non significa solamente dare un tetto ma fornire alle persone i mezzi per poter sviluppare le proprie potenzialità e inserirsi a pieno titolo nella società. Per questo motivo il CEIS Genova è in rete con tutte le Istituzioni coinvolte e con le associazioni che operano sul territorio e aderisce alle prassi della Buona Accoglienza richieste dalla Prefettura di Genova e Savona, Comune di Genova e altre istituzioni. Ci occupiamo dell’accoglienza dei richiedenti asilo, di persone con dipendenza da sostanze senza dimora e, dal 2019, dell’accoglienza di famiglie con fragilità sociale a Loano nel Convento di Sant’Agostino, grazie alla convenzione con il Comune di Loano.
Comunità per Adulti
CAS – Centri di Accoglienza Straordinaria
CAS è la sigla con cui vengono identificati i centri dove vengono alloggiati i migranti inviati dalle Prefetture e affidati agli enti gestori senza il coinvolgimenti delle istituzioni territoriali, al contrario degli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che vede il coinvolgimento attivo da parte dei Comuni. Malgrado non sia un obbligo il CEIS Genova prima di aprire un nuovo CAS stabilisce sempre rapporti con gli enti territoriali la cui collaborazione è indispensabile per offrire agli ospiti opportunità di integrazione. In prima linea con Prefetture di Genova e Savona sul fronte dell’emergenza migranti in Liguria il nostro Centro negli ultimi anni ha aperto numerosi CAS sia in accoglienza diffusa (ossia piccoli appartamenti dislocati sul territorio) sia in centri più grandi. Il nostro intervento di accoglienza dei RICHIEDENTI ASILO si articola in due fasi: la prima in cui vengono assolti gli obblighi di legge e sanitari e in cui si avvia la conoscenza della persona attraverso i colloqui con l’operatore responsabile; la seconda che verte prevalentemente sulla formazione, l’educazione civica e l’integrazione sociale, finalizza ad accompagnare il migrante ad una propria autonomia economica e una regolarizzazione della propria posizione migratoria rispetto alle leggi nazionali vigenti.
Odissea
Comunità di accoglienza notturna e di riduzione del danno dell’utenza. Usufruiscono del servizio persone tossicodipendenti e alcol dipendenti che non hanno una sistemazione abitativa idonea. L’accesso è regolamentato dal Ser.T ed è condotto in parternariato col Comune di Genova. Dopo una valutazione e colloquio d’ingresso in cui viene stipulato un contratto tra utente, Ser.T e servizio Casa Bella gli utenti entrano in lista acquisendo il diritto di dormire presso il Centro per un periodo non superiore a 2 mesi consecutivi. Tra gli obiettivi del servizio c’è il supporto della motivazione al cambiamento e prevenzione secondaria delle infezioni da HIV e dei comportamenti a rischio
Comunità per Minori
Samarcanda
Samarcanda è una Comunità Educativa di Accoglienza con interventi ad integrazione sociosanitaria. La struttura con sede presso il complesso Fassolo in Via Asilo Garbarino a Genova si propone di favorire l’integrazione e lo sviluppo psico-fisico di soggetti minorenni disagiati la cui famiglia ha difficoltà a occuparsene, accogliendo il minore in un contesto educativo adeguato, favorendo la definizione di un progetto più idoneo e stabile per un eventuale rientro in famiglia, un affidamento familiare o una nuova sistemazione per il prossimo futuro. In particolare, è specializzata nella gestione di minori stranieri non accompagnati provenienti da paesi extra-comunitari soggetti a tutela. Samarcanda si propone come elemento attivatore di una rete di soggetti preposti al benessere psico-fisico, alla scolarizzazione, all’ avviamento al lavoro ed alla sistemazione abitativa. Un luogo di approdo accogliente in grado di ridare serenità, futuro, fiducia in sé stessi
Tangram
E’ una Comunità Residenziale che accoglie minori stranieri non accompagnati richiedenti Asilo e Rifugiati che richiedono protezione internazionale. La struttura di 18 posti letto si propone di accogliere e favorire l’integrazione, la tutela e lo sviluppo psico-fisico di soggetti minorenni stranieri privi di riferimenti familiari sul territorio. Lo status di RIFUGIATO viene dato se sussiste un fondato timore di persecuzione (minacce alla vita, torture, privazioni alla libertà personale, violazioni dei diritti umani) per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un gruppo sociale, opinione politica.
Galata
Galata è la sede di una delle nostre comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati (20 posti letto), in uno ampio spazio dell’immobile di proprietà della Congregazione delle Figlie del Cuore di Maria, che lo hanno dato in affitto a diversi enti per scopi sociali. La comunità è stata inaugurata a inizio 2019. La comunità accoglie minori stranieri non accompagnati richiedenti Asilo e Rifugiati che richiedono protezione internazionale. La struttura si propone di accogliere e favorire l’integrazione, la tutela e lo sviluppo psico-fisico di soggetti minorenni stranieri privi di riferimenti familiari sul territorio. Lo status di RIFUGIATO viene dato se sussiste un fondato timore di persecuzione (minacce alla vita, torture, privazioni alla libertà personale, violazioni dei diritti umani) per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un gruppo sociale, opinione politica.
Il Trampolino
Il Trampolino è una Comunità residenziale di accoglienza temporanea e immediata rivolta a minorenni stranieri non accompagnati (MSNA-cittadini minorenni di paesi terzi o apolidi entrati nel territorio italiano senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi o che siano stati lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio italiano), individuati sul territorio genovese dalle Forze dell’Ordine e/o dal servizio di reperibilità del Comune di Genova e/o dall’Ufficio Cittadini Senza Territorio (UCST), di età superiore ai 12 anni e fino ai 18 compiuti. Potranno anche essere accolti minori di età inferiore. Possono essere accolti anche minorenni di età inferiore ai 12 anni per motivi giustificati dalle situazioni particolari dei minori (ad es. la presenza di fratelli di età uguale o superiore ai 12 anni). L’accoglienza di minorenni di età inferiore ai 6 anni, oltre alle giustificazioni di cui sopra, prevede l’adeguamento della presenza educativa per tutto il nastro orario. Su richiesta del Comune di Genova possono essere anche accolti minorenni individuati sul territorio genovese in situazione di grave rischio o in stato di abbandono, che necessitano di un intervento urgente di tutela e messa in protezione.
Terra!
Terra! è una Comunità inaugurata nel 2022 e sita presso l’ex Convento dei Frati Cappuccini di Genova in zona Campi. La Struttura per 20 posti è rivolta a minorenni stranieri non accompagnati (MSNA-cittadini minorenni di paesi terzi o apolidi entrati nel territorio italiano senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi o che siano stati lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio italiano), individuati sul territorio genovese dalle Forze dell’Ordine e/o dal servizio di reperibilità del Comune di Genova e/o dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e dall’Ufficio Cittadini Senza Territorio (UCST), di età superiore ai 12 anni e fino ai 18 compiuti. Possono anche essere accolti minori di età inferiore. La Comunità accoglie minorenni inviati dagli ATS, dall’UCST, dalle Forze di Polizia o dal servizio di reperibilità del Comune di Genova.
Il Campetto
Il Campetto è una Comunità residenziale di accoglienza temporanea e immediata rivolta a minorenni stranieri non accompagnati (MSNA-cittadini minorenni di paesi terzi o apolidi entrati nel territorio italiano senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi o che siano stati lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio italiano), individuati sul territorio genovese dalle Forze dell’Ordine e/o dal servizio di reperibilità del Comune di Genova e/o dall’Ufficio Cittadini Senza Territorio (UCST), di età superiore ai 12 anni e fino ai 18 compiuti. Potranno anche essere accolti minori di età inferiore. La struttura ha sede, come per la comunità Terra!, presso l’ex convento dei Padri Cappuccini di Genova in zona Campi.
INCLUSIONE
Con “settore inclusione” si intendono tutte quelle attività di sostegno che accompagnano un individuo che esce da una grave crisi. Dopo il percorso di ricostruzione personale è necessario fornire un supporto che faciliti l’inserimento socio-lavorativo. Questo è lo scopo dei servizi che sono svolti in collaborazione con le autorità territoriali competenti. Oltre a questi seguiamo diversi progetti per l’inclusione sociale e lavorativa di persone in uscita dalle comunità terapeutiche e dalle nostre strutture, detenuti e ex detenuti, adulti appartenenti alle fasce deboli della società (povertà economica, relazionale, culturale), persone con disabilità.
ALLOGGI ASSISTITI
I concetti di riabilitazione, reinserimento sociale/lavorativo e di “recovery” (recupero globale della persona) sono punti fondamentali dell’intervento sulle dipendenze; l’alloggio assistito rappresenta un’offerta aggiuntiva nella rete dei servizi socio sanitari territoriali.
E’ un servizio residenziale rivolto a persone provenienti da un percorso terapeutico che ha l’obiettivo di sostenere la persona verso il raggiungimento dell’autonomia attraverso la gestione della propria persona, del denaro, dell’abitazione, dell’attività occupazionale, del tempo libero e delle relazioni amicali/affettive. L’ospite è affiancato da operatori che garantiscono la loro presenza per alcune ore ogni settimana.
E’ un servizio residenziale rivolto a persone provenienti da un percorso terapeutico che ha l’obiettivo di sostenere la persona verso il raggiungimento dell’autonomia attraverso la gestione della propria persona, del denaro, dell’abitazione, dell’attività occupazionale, del tempo libero e delle relazioni amicali/affettive. L’ospite è affiancato da operatori che garantiscono la loro presenza per alcune ore ogni settimana.
RIABILITAZIONE E REINSERIMENTO SOCIALE
Il servizio di RIABILITAZIONE E REINSERIMENTO SOCIALE è di importanza strategica per il recupero della persona che ha affrontato un percorso terapeutico per uscire dalla dipendenza da sostanze. Sostiene infatti e rinforza la fase di cura, e favorisce il raggiungimento dell’autonomia, tramite l’acquisizione progressiva di nuove abitudini e di un nuovo stile di vita: consolidamento dello stato di drug free, ricostruzione rapporti familiari, ricerca di lavoro e abitazione adeguati.
MAP (MESSA ALLA PROVA)
La MAP, istituita con la Legge 67/2014, dà la possibilità agli imputati, che hanno commesso reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena detentiva non superiore a quattro anni, di richiedere la sospensione del procedimento penale e sostituirlo con un percorso di riparazione che, se concluso positivamente, estingue il reato. Il percorso di messa alla prova comprende sia il lavoro di pubblica utilità (totalmente gratuito) presso uno degli enti convenzionati con il Tribunale di Genova, sia altri impegni a carattere riparativo e/o riabilitativo, ad esempio il risarcimento del danno, se previsto, ed è contenuto nel programma di trattamento che viene elaborato con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE). IL CEIS Genova nel 2022 ha ospitato 14 persone in percorso di messa alla prova.
MICAP
Il PROGETTO MICAP offre una serie di attività in ambito penale gestite dal Terzo Settore (Agorà, Biscione, Centro di solidarietà di Genova, Veneranda Compagnia di Misericordia, Isforcoop, Ma.Ris), Asl 4 chiavarese e Distretto socio sanitario 3 imperiese. I casi vengono segnalati dalle assistenti sociali Udepe di Genova, Imperia, Massa, La Spezia. In particolare, il Centro di solidarietà di Genova e la Veneranda Compagnia di Misericordia in partenariato si occupano delle attività inerenti l’accompagnamento ai percorsi di inclusione socio lavorativa, dell’introduzione ai percorsi di giustizia riparativa, di percorsi individuali di rielaborazione del reato e percorsi di responsabilità civica. Sono stati segnalati nel 2022 sul sistema 208 beneficiari sui vari territori di cui una trentina sono stati seguiti dal nostro partenariato.
SP.IN (SPORTELLO INFORMATIVO AREA PENALE)
E’ un servizio di ascolto e consulenza rivolto a persone in dimissione dal carcere, in esecuzione penale esterna o con provvedimenti giudiziari in corso, soggetti in attesa di giudizio o ex detenuti, e loro familiari. Inoltre, il servizio rappresenta un punto di riferimento per ogni cittadino interessato ai problemi della detenzione e della sicurezza sociale, compresi gli operatori dei servizi pubblici e privati. Nel 2021 compatibilmente con la situazione pandemica il servizio ha ripreso la propria attività incontrando le persone in dimissione dal carcere. Il servizio è inserito nell’ATS “La rete che unisce” cofinanziata da Regione Liguria attraverso il patto di sussidiarietà. Il servizio si occupa anche di incontrare le persone in uscita dalle case circondariali di Marassi, Pontedecimo e Chiavari per favorire e sostenere l’inserimento sociale.
TIR (TAVOLO INTEGRATO DI REINSERIMENTO)
Il TIR è un tavolo permanente di coordinamento dei percorsi di inclusione socio/ lavorativa, nato da una progettualità FSE (Fondo Sociale Europeo) nel 2014, che riunisce a livello regionale gli enti che attuano e promuovono percorsi di inserimento socio lavorativo per persone con problemi di dipendenze in uscita dalle comunità terapeutiche o persone in programma ambulatoriale presso il SER.D: Regione Liguria, Comune di Genova, UEPE, ASL, Compagnia delle Opere Liguria, organizzazioni operative nei vari territori in questo ambito. È una best practice che speriamo di
valorizzare. Il TIR è coordinato dal SC Serd – Area Riabilitazione, gli enti partecipanti sono: AFET Aquilone, Associazione S. Marcellino, Associazione Ct S. Benedetto al Porto, CEIS Genova, Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere, Comune di Genova (UCIL Pass), Fondazione Auxilium, Ma.ris Cooperativa sociale, Regione Liguria attraverso il Collocamento Mirato, Soc. Coop Sociale Agorà, Spin, Udepe. Partnership con: Il Rastrello e Solidarietà & Lavoro.
valorizzare. Il TIR è coordinato dal SC Serd – Area Riabilitazione, gli enti partecipanti sono: AFET Aquilone, Associazione S. Marcellino, Associazione Ct S. Benedetto al Porto, CEIS Genova, Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere, Comune di Genova (UCIL Pass), Fondazione Auxilium, Ma.ris Cooperativa sociale, Regione Liguria attraverso il Collocamento Mirato, Soc. Coop Sociale Agorà, Spin, Udepe. Partnership con: Il Rastrello e Solidarietà & Lavoro.
AREA LAVORO
Le attività di inserimento lavorativo sono per il CEIS Genova molto importanti, tanto che dal 2020 è stata costituita al suo interno una vera e propria AREA LAVORO che segue tutti i servizi offerti in questo ambito. Il CEIS Genova per questo ambito di attività è partner della rete CFLC- Cooperativa formazione lavoro e cooperazione impresa sociale, organismo di Confcooperative dedicato alla formazione e ai servizi al lavoro, accreditato presso Regione Liguria. I progetti dell’Area lavoro sono:
• progetto GOL: (Garanzia Occupabilità Lavoratori) azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro. Si rivolge a lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito – Rdc, lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), working poor, persone disoccupate senza sostegni al reddito e si basa sulla personalizzazione dei servizi offerti alle persone. Dopo un assesment del CPI, la persona sceglie l’ente con cui avviare il programma e viene indirizzata.
• il progetto GARANZIA GIOVANI, per giovani neet di 15-29 anni che non studiano e non lavorano.
• progetto GOL: (Garanzia Occupabilità Lavoratori) azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro. Si rivolge a lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito – Rdc, lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), working poor, persone disoccupate senza sostegni al reddito e si basa sulla personalizzazione dei servizi offerti alle persone. Dopo un assesment del CPI, la persona sceglie l’ente con cui avviare il programma e viene indirizzata.
• il progetto GARANZIA GIOVANI, per giovani neet di 15-29 anni che non studiano e non lavorano.
SEA (SERVIZIO EDUCATIVO ADULTI)
È un servizio che si rivolge a giovani ed adulti disoccupati e non, percettori e non di Reddito di Cittadinanza: attraverso la segnalazione delle AA.SS dei Distretti Sociali territoriali e la predisposizione del PEI – progetto educativo individuale, permette di prendere in carico l’utenza per attuare interventi di sostegno socio-educativo individuale e/o di gruppo (orientamento, accompagnamento e supporto) finalizzati all’autonomia e all’inclusione. Agorà capofila tra 7 enti, fra cui il CEIS, che sviluppano il servizio.
PREVENZIONE
Il settore prevenzione non riguarda solo la tossicodipendenza, ma la delinquenza, la sofferenza ed il disagio, che sempre la accompagnano, la lotta alla dispersione scolastica e altro ancora. I nostri interventi vertono a stimolare discussioni, proporre o realizzare delle attività, condividere esperienze personali o altrui dalle quali possano emergere i valori e gli interessi positivi. Le nostre aree di intervento sono i gruppi formali (Scuola ed associazionismo) , la famiglia, i gruppi informali (animazione territoriale).
Verso i genitori la nostra collaborazione vuole sollecitare un cammino che li aiuti a ripensare criticamente il loro rapporto coi figli, a comprenderne i bisogni, a entrare in dialogo con loro. In questo ambito sviluppiamo molti progetti: in collaborazione con ALPIM Associazione Ligure per i minori (ente capofila), il Progetto RAGAZZI CONNESSI, che è un progetto avviato grazie al finanziamento dell’impresa sociale Con i Bambini e ora sostento dal Fondo Nazionale di Solidarietà di Intesa San Paolo. Il progetto si occupa di prevenzione e contrasto alla povertà educativa di ragazzi dai 12 ai 16 anni di età e coinvolge studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, genitori e insegnanti. Per gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado abbiamo invece il progetto PROTER, a Fegino, finanziato e supervisionato dalla Fondazione Specchio. Dal 2020, nell’ambito dell’ampio progetto regionale Game over – l’azzardo divora per il contrasto al gioco d’azzardo patologico GAP, portiamo avanti due progetti per la prevenzione destinati a studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Nell’ambito del progetto GAP2 SCUOLA VIVA E ATTIVA, giunto alla terza annualità, sono coinvolti questi istituti: Istituto nautico San Giorgio di Genova e Camogli (ha già partecipanti alla prima e seconda annualità, aderisce quest’anno con due classi), Istituto tecnico superiore Vittorio Emanuele Ruffini (già partecipante della prima e seconda annualità, quest’anno ha aderito con 2 classi del corso pomeridiano serale e 11 classi del corso ordinario), Liceo scientifico Leonardo da Vinci (già partecipante alla seconda annualità, aderisce con 12 classi), Liceo classico Andrea D’Oria (nuova partecipazione al progetto, aderisce con due classi).
Verso i genitori la nostra collaborazione vuole sollecitare un cammino che li aiuti a ripensare criticamente il loro rapporto coi figli, a comprenderne i bisogni, a entrare in dialogo con loro. In questo ambito sviluppiamo molti progetti: in collaborazione con ALPIM Associazione Ligure per i minori (ente capofila), il Progetto RAGAZZI CONNESSI, che è un progetto avviato grazie al finanziamento dell’impresa sociale Con i Bambini e ora sostento dal Fondo Nazionale di Solidarietà di Intesa San Paolo. Il progetto si occupa di prevenzione e contrasto alla povertà educativa di ragazzi dai 12 ai 16 anni di età e coinvolge studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, genitori e insegnanti. Per gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado abbiamo invece il progetto PROTER, a Fegino, finanziato e supervisionato dalla Fondazione Specchio. Dal 2020, nell’ambito dell’ampio progetto regionale Game over – l’azzardo divora per il contrasto al gioco d’azzardo patologico GAP, portiamo avanti due progetti per la prevenzione destinati a studenti e insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Nell’ambito del progetto GAP2 SCUOLA VIVA E ATTIVA, giunto alla terza annualità, sono coinvolti questi istituti: Istituto nautico San Giorgio di Genova e Camogli (ha già partecipanti alla prima e seconda annualità, aderisce quest’anno con due classi), Istituto tecnico superiore Vittorio Emanuele Ruffini (già partecipante della prima e seconda annualità, quest’anno ha aderito con 2 classi del corso pomeridiano serale e 11 classi del corso ordinario), Liceo scientifico Leonardo da Vinci (già partecipante alla seconda annualità, aderisce con 12 classi), Liceo classico Andrea D’Oria (nuova partecipazione al progetto, aderisce con due classi).
DOMICILIARITÀ