LA COMUNITÀ TERAPEUTICA NELLA SOCIETÀ DELLE DIPENDENZE

Mauro Palumbo, Mario Dondi e Claudio Torrigiani (a cura di)

Erickson, Trento 2012, pagine 406, prezzo di copertina 25 €

In occasione della Giornata Mondiale della Droga, il 26 giugno prossimo, alle 0re 14,30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione, Corso A. Podestà 2, Genova, La Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa ONLUS e gli autori presentano questo volume, che cerca di rispondere a interrogativi importanti.

Il modello di intervento della Comunità Terapeutica è ancora valido in una società in cui si moltiplicano le sostanze e le forme di dipendenza, in cui i confini tra normalità e patologia sono sempre più offuscati? Le Comunità Terapeutiche hanno saputo adattarsi a questi mutamenti? Come si sono modificate in questi anni? Con quali altri servizi devono costruire alleanze operative e strategiche? Quale rimane il loro specifico contributo alla cura e alla riabilitazione? Sono utilizzabili su tutta la gamma degli interventi necessari, dalla prevenzione alla terapia, o hanno un loro specifico su cui devono essere concentrati i loro sforzi?

Studiosi e operatori della Federazione Mondiale delle Comunità Terapeutiche (WFTC) presentano alcune risposte nel volume, edito per i tipi di Erikson, che già dal titolo evidenzia i legami tra l’evoluzione della società post-moderna, l’uso e l’abuso di sostanze o di comportamenti a rischio e una delle possibili risposte: La Comunità Terapeutica.

Esso raccoglie i principali contributi emersi durante un Seminario internazionale che ha riunito a Genova 200 esperti di quattro continenti e approfondisce le tematiche più scottanti ed attuali. Scritto per operatori, studiosi o cittadini che vogliono comprendere meglio strategie e strumenti di risposta al dilagare delle dipendenze nella società contemporanea.

La pubblicazione del volume è stata curata da Mauro Palumbo, sociologo e metodologo della ricerca, co-fondatore dell’Associazione Italiana di Valutazione e professore ordinario di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, Mario Dondi, psicologo e psicoterapeuta, socio fondatore dell’Istituto di formazione e ricerca “Progetto Uomo” di Vitorchiano professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, Claudio Torrigiani, dottore di ricerca in Metodologia della Ricerca nelle Scienze Umane e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Genova.

Il Centro di Solidarietà di Genova – Fondazione Centro di Solidarieta Bianca Costa Bozzo ONLUS

Il Centro Solidarietà di Genova è nato come Associazione di Volontariato nel 1973, fondato da Bianca Costa con l’obietti¬vo di affrontare i problemi legati all’emarginazione gio¬vanile e in particolare alla tossicodipendenza. Oggi è una struttura formata dall’Associazione stessa, dalla Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa Bozzo ONLUS e dalla Cooperativa Sociale Centro di Solidarietà di Genova, ossia tre entità che interagiscono nel perseguimento di un’unica missione istituzionale. In più è stata creata la Multiservice Cooperativa Sociale di tipo B per favorire il reinserimento lavorativo. Sotto la Presidenza di Enrico Costa le attività si sono ampliate per rispondere con competenza al sorgere di nuovi disagi, offrendo assistenza alle famiglie e consulenze individuali a tutti i giovani affinché essi possano trovare nel Centro un punto di riferimento. Il Ceis di Genova aderisce per la metodologia al “Progetto Uomo”, l’unico riconosciuto dalla Federazione Mondiale WFTC, adattandone le caratteristiche alla realtà sociale e culturale del territorio genovese. Attualmente, la Fondazione e la Cooperativa sono riconosciute dalla Regione Liguria come Enti Accreditati per le tossicodipenden¬ze.

La Federazione Mondiale WFTC, interlocutore qualificato dell’ONU, è probabilmente l’organizzazione più importante nell’ambito delle Comunità Terapeutiche e riunisce più di 400 Comunità in 42 Paesi. Da 40 anni applicano uno stesso metodo, originario degli Stati Uniti cui è dato il nome di “Progetto Uomo”.

Il percorso riabilitativo è adeguato alla persona, al luogo e al tempo in cui si svolge. Per un ex tossicodipendente è essenziale reintegrarsi pienamente nel contesto famigliare, lavorativo e culturale da cui proviene, per questo motivo, il “Progetto Uomo” e’ un percorso a termine alla fine del quale la persona lascia il Centro per continuare la propria vita in maniera autonoma e indipendente.

I valori che sono alla base del “Progetto Uomo” sono:

• la responsabilità

• il rispetto di sé e dell’altro

• la non violenza

• l’amore responsabile

• l’onestà

• il valore delle piccole cose concrete di tutti i giorni

• la capacità di relazionarsi con chiarezza con gli altri

I CURATORI

Mauro Palumbo, scociologo e metodologo della ricerca è professore ordinario presso il DISFOR Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova. Fra i fondatorei dell’Associazione Italiana di Valutazione è autore di oltre 150 saggi e monografie. Concentra da tempo i suoi interessi sull’utilizzo della valutazione nei processi decisionali pubblici.

Mario Dondi, è psicoterapeuta e professore associato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bologna dove insegna Welafare e politiche di trattamento delle dipendenze. Consulente e supervisore terapeutico presso vari servizi del terzo settore è socio fondatore dell’Istituto di formazione e ricerca “Progetto Uopmo” di Vitorchiano.

Claudio Torrigiani, dottore di ricerca in Metodologia della ricerca nelle scienze umane è assegnista di ricerca presso il DISFOR di Genova. E’ autore di saggi e mono0grafie inerenti la valutazione delle politiche pubbliche.